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Serie A 2021-22, è l’anno dei grandi ritorni: da Allegri a Mourinho, con Sarri all’orizzonte…

Non è ancora cominciata, ma la nuova stagione di Serie A comincia ad infiammare gli entusiasmi di tutto lo stivale. In attesa che il calciomercato entri nel vivo – verosimilmente si aspetterà la fine degli Europei, prossimi a cominciare – è il mercato degli allenatori quello che sta tenendo banco da nord a sud.

Ben 11, almeno ad oggi, sono le società che hanno deciso di cambiare guida tecnica: gli unici confermati sono al momento Gasperini (un’istituzione a Bergamo, ormai), Mihajlovic a Bologna, Semplici – autore di una salvezza clamorosa a Cagliari – e l’highlander Ballardini a Genova, sponda rossoblù. Confermatissimo anche Stefano Pioli sulla panchina del Milan, così come Castori (al ritorno in A con la Salernitana) e Vincenzo Italiano alla guida dello Spezia;  accomunati dallo stesso destino invece Zanetti e Dionisi, ad oggi allenatori di Venezia ed Empoli ma al centro di diverse voci di mercato. A breve aggiorneremo anche le quote vittoria scudetto sulla pagina dedicata.

Andando in rigoroso ordine alfabetico – onde evitare di offendere qualcuno – la Fiorentina ha deciso di andare in continuità: il burbero e pragmatico Iachini sarà sostituito da Gennaro Gattuso, fresco di quinto (e dolorosissimo) posto con il Napoli. I campioni d’Italia, orfani di Conte (ancora in attesa di una panchina) hanno puntato tutto su Simone Inzaghi: l’ex attaccante della Lazio non poteva lasciarsi sfuggire questa opportunità, rompendo – non senza qualche acredine – il proprio rapporto professionale proprio con i biancocelesti. In casa Juventus invece, dopo la controversa scelta di affidarsi a Pirlo la scorsa estate, si è andati sul sicuro: tornerà Massimiliano Allegri, l’uomo dei 5 scudetti consecutivi e – soprattutto – della grandi notti europee; a lui l’ardito compito di far tornare grande la Vecchia Signora.

Un altro gradito ritorno, dopo due anni di inattività, è quello di Luciano Spalletti a Napoli: De Laurentiis, dopo il (poco signorile) addio a Gattuso ha pensato al tecnico toscano per ripartire, con la speranza che sappia gestire la pressione di una piazza esigente e calorosa. A proposito di piazze infuocate, a Roma sono tutti impazziti per l’annuncio di Josè Mourinho come nuovo tecnico dei giallorossi: l’entusiasmo nella Capitale è irrefrenabile, ma solo il campo saprà dire se il ritorno in Italia dello Special One coinciderà con il ritorno, sulle rive del Tevere, di un trofeo.

Il Torino invece, dopo una delle più brutte stagioni della propria storia, ha deciso di puntare su un uomo che non fa prigionieri: all’ombra della Mole arriva Ivan Juric, capace di conquistarsi la stima degli addetti ai lavori per quanto di buono fatto a Verona nelle ultime due stagioni. A proposito dei gialloblù, in Veneto sbarcherà – dopo la deludente esperienza a Cagliari – Eusebio Di Francesco: l’ex Sassuolo e Roma proverà a rilanciarsi dopo l’esonero in terra sarda, cercando come sempre di imporre la sua filosofia propositiva.

Capitolo a parte lo meritano Lazio, Sampdoria, Sassuolo ed Udinese: tutte e 4 non hanno ancora sciolto le riserve su chi sarà il proprio allenatore per la prossima stagione, anche se alcuni tasselli stanno andando al proprio posto. Lotito è prossimo dall’annunciare Maurizio Sarri come sostituto di Inzaghi, mentre i Pozzo potrebbero – dopo settimane di tira e molla – lasciare Gotti sulla panchina dei friulani; sembrerebbe tutto fatto anche per Giampaolo al Sassuolo (orfano di De Zerbi, volato in Ucraina), mentre la Samp sta sondando più di una pista in attesa dell’uomo giusto per rimpiazzare Ranieri.

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